Salerno, sul Lungomare: accoltellato in testa davanti alla fidanzata, arrestato marocchino

L'uomo arrestato dalla polizia di Salerno aveva rubato i coltelli poco prima in un negozio: accusato di rapina aggravata e tentato omicidio

La vittima dell'aggressione sul lungomare
La vittima dell'aggressione sul lungomare
di Petronilla Carillo
Venerdì 3 Maggio 2024, 06:45 - Ultimo agg. 4 Maggio, 11:05
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Probabilmente l’accoltellamento avvenuto il primo maggio su un affollatissimo lungomare, e nei pressi di un accorsato locale della zona, non era legato alla discussione per futili motivi alla quale hanno assistito incredule le persone presenti. Un dettaglio, questo, sul quale ora stanno lavorando gli agenti della sezione Volanti - agli ordini del vicequestore Sabatino Fortunato - i quali, subito dopo l’aggressione, hanno fermato Almehdi Daifa, di origini marocchine, nei pressi della stazione verso la quale era fuggito sperando di farla franca.

Lo straniero e Aniello Bizzantino, la vittima che se la caverà in dieci giorni, forse si conoscevano ed avevano avuto già in precedenza un diverbio. Probabilmente Daifa lo stava cercando anche quando, qualche ora prima, era stato notato e fermato sempre dai poliziotti, mentre vagava nervoso per il centro con un bastone in mano. Dopo essere stato condotto in caserma e identificato, il giovane uomo era stato poi rilasciato non essendovi gli estremi per trattenerlo.

Ma lui non ha abbandonato il suo intento vendicativo: è entrato in un negozio di casalinghi sul Corso e, minacciando l’addetta alle vendite, ha portato via alcuni coltelli.

Così ha ripreso a vagare tra il centro e il lungomare fino a quando non ha notato Bizzantino a passeggio con la sua fidanzata. Secondo la ricostruzione della Polizia Giudiziaria - si legge in una nota a firma del procuratore Giuseppe Borrelli e del vicario Luigi Alberto Cannavale - avrebbe aggredito il giovane, dopo una breve discussione, colpendolo alla testa con un fendente e procurandogli delle lesioni poi saturate dai sanitari dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Dopo essersi dato inizialmente alla fuga, l’uomo è stato rintracciato e arrestato già nella serata. I poliziotti, dietro una siepe del lungomare, hanno anche ritrovato i coltelli rubati ed utilizzati per la violenza. Coltelli poi sequestrati. Allo straniero sono stati contestati i reati di rapina impropria e tentato omicidio.

 

Il Lungomare terra di nessuno. Non soltanto per la presenza, ormai sempre più rara degli ambulanti abusivi, ma per i gruppi di stranieri che si ritrovano a bere e fumare spinelli. Sono lì, sulle panchine, in gran parte nord africani, riuniti in gruppo e li vedi bere a qualsiasi ora del giorno e della notte. Qualcuno spaccia, altri fanno «affari» con i propri connazionali: dalla vendita dei posti letto ad altri «impicci» tra stranieri. Poco distanti da loro gli indiani, più tranquilli, stanno quasi sempre con i cellulari in mano, a viva voce, a fare video chiamate con mogli, fidanzate, parenti ed amici rimasti a casa o sparsi in giro per l’Italia e l’Europa. Nessun contatto mai tra i gruppi di stranieri. Ma non è la prima volta che il lungomare diventa palcoscenico di azioni violente: dalle risse tra stranieri ai furti e alle rapine, spesso consumate ai danni di minorenni, a volte anche di adulti.

Importanti i numeri diffusi dalla polizia di Stato, ufficio Immigrazione, in occasione dell'anniversario della fondazione del Corpo. Perché gli immigrati sono sempre più un fetta importante della popolazione della provincia. Nel corso del 2023 sono undici gli arresti, 114 le ordinanze del questore di lasciare il territorio nazionale, uno solo il decreto di espulsione con accompagnamento alla frontiera, 36 le espulsioni con accompagnamento ai centri di permanenza temporanea, 14 quelli con partenza volontaria, 109 i respingimenti con ordine del questore a lasciare il territorio nazionale. Ma, come ogni medaglia, anche in questo caso c’è un rovescio. Positivo. Sono 8.564 i nulla osta rilasciati per ricongiungimenti, assunzioni, conversione dei permessi di soggiorno; 360 le istruttorie per la richiesta di cittadinanza; 3.232 le attività connesse per i richiedenti la protezione internazionale; 1.069 i permessi di soggiorno rilasciati.

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