Salernitana, parte la caccia ai giovani dell'Atalanta

La società punta ai talenti dell'under 23 pronti per la serie B

Salernitana, parte la caccia ai giovani dell'Atalanta
Salernitana, parte la caccia ai giovani dell'Atalanta
di Pasquale Tallarino
Sabato 4 Maggio 2024, 09:44
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Forte come un brasiliano, travolgente come la hit del momento: «Arriva lui, bello bello». La Salernitana si faceva ispirare dal tormentone di Federico Martelli, mentre Éderson José dos Santos Lourenço da Silva, oggi sfavillante centrocampista dell'Atalanta, segnava a Genova contro la Samp. Nel 2022, ristorava tifosi granata e riempiva le casse sociali.

Tornerà lunedì e chissà se all'Arechi troverà il suo mentore, Walter Sabatini. Il dg è deluso: ha trascorso un compleanno in tono minore (lo scorso 2 maggio, 69 anni), ha vissuto la retrocessione come una ferita profonda, sta per separarsi dalla casacca granata.

Resta, però, un filo di mercato con l'Atalanta da annodare alla svelta, perché può essere la via maestra. La Salernitana che oggi si prepara alla Serie B (in odore di convocazione tre calciatori della Primavera: Guccione difensore, Borelli, centrocampista e Gerardo Fusco, attaccante e figlio d'arte, il papà Luca allena l'under 17) deve guardare alla rosa orobica Under 23, anziché specchiarsi nel ricordo nostalgico di Ederson.

Campo di Caravaggio: il nome già lascia immaginare una tavolozza di colori. In provincia di Bergamo, c'è il cantiere della Next Gen atalantina. La seconda squadra è arrivata ai playoff per la B e deve attendere qualche ora in più perché il ricorso del Taranto ha fatto slittare l'avvio della post season. La Salernitana, di questi tempi, farebbe bene a curiosare nello spogliatoio dei giovani bergamaschi per capire che cosa ci sia di negoziabile, ingaggiabile. Difficilmente acquistabile, in verità. Però c'è margine. D'altra parte Guido Angelozzi, che è sul primo rigo del taccuino di Iervolino come futuro uomo mercato, con l'Atalanta ha fatto affari a raffica negli ultimi mesi: Turati, Okoli, Zortea. Non è possibile ovviamente trascinarli in B. Adesso si tratta di trovare i nuovi... Ruggeri, che devono fare un giro in cadetteria per farsi le ossa. Nella formazione Under 23 c'è pure Jimenez. È spagnolo, giunto in prestito dal Vicenza ma la casa madre è la Salernitana. Ha totalizzato 32 presenze e segnato 2 volte in stagione, è un centrocampista offensivo under (2002) che tornerà alla base, in granata.

La strategia

E poi? L'errore da non commettere, in questa fase delicatissima della ricostruzione, è sedersi al tavolo delle grandi pensando di andare oltre la valorizzazione per il minutaggio (che in B sarà garantita per i nati dal 2003 in poi). La Salernitana non vuole commettere di nuovo questo passo falso, anzi cerca una via di mezzo perché è già zavorrata dai cartellini e dagli ingaggi di Simy, Mikael e Valencia che pesano solo in busta paga e non nella classifica marcatori. Oggi l'Atalanta se la gioca petto in fuori con l'Olympique Marsiglia ma bisogna ritornare alla conclusione del girone di Europa League per ricordare che cosa balenò nella mente di Gasperini.

Dopo il primo posto già conquistato, alla vigilia della sfida al Rakow, l'allenatore convocò solo 10 giocatori della sua rosa. Decise infatti di arricchirla con 11 talenti dell'U23 di Modesto. Non solo Bonfanti (difensore centrale, 2003) e Mendicino (mediano, 2006), che già respiravano da tempo aria di prima squadra, ma pure Vismara, (portiere, 2003), Del Lungo (2003, difensore centrale). Ci sono, tra gli altri, anche Palestra (centrocampista di destra, 2005), Colombo, Manzoni (2005, molti gol in Primavera), Ceresoli (strategico e delicato ruolo di terzino sinistro, 21 anni), De Nipoti (seconda punta 19 anni) e Moustapha Cissè, 20 anni, alto 182 centimetri, punta centrale, guineano. Zuccon, invece, è un 2003 che è già sbocciato: gioca nel Cosenza, centrocampista, si è salvato in B. Rischia di non farlo un suo coetaneo ad Ascoli: è Samuel Giovane, 31 presenze fin qui. Ha un atalantino in mediana pure il Catanzaro, ovviamente 2003: Andrea Oliveri, un po' discontinuo e una squalifica per tre turni pagata a caro prezzo in avvio di stagione. Ma il gioiello atalantino ha origini balcaniche e si chiama Vanja Vlahovic. Classe 2004, era arrivato in Primavera1 in prestito con diritto di riscatto dal Partizan Belgrado: 24 presenze e un bottino complessivo di 14 reti e 2 assist, una dote che nella sua prima stagione ha contribuito alla salvezza all'ultimo respiro della Dea baby. L'estate scorsa, l'Atalanta ha deciso di riconfermargli fiducia e ha versato 400mila euro concordati con il club serbo che deteneva la proprietà del suo cartellino. Lo score di questa stagione? 19 gol in 20 partite.

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