Giugliano, passi carrabili, la tariffa colpisce la città alla cieca

Inviate le richieste di pagamenti del 2023 dopo la sospensione degli anni precedenti

Giugliano, passi carrabili, la tariffa colpisce la città alla cieca
Giugliano, passi carrabili, la tariffa colpisce la città alla cieca
di Maria Rosaria Ferrara
Sabato 18 Maggio 2024, 08:36 - Ultimo agg. 11:40
4 Minuti di Lettura

È nuovamente argomento di protesta a Giugliano la questione dei passi carrabili. L'arrivo in questi giorni delle richieste di pagamento per l'anno 2023 a casa di numerosi contribuenti ha fatto sì che il tema tornasse nuovamente al centro della discussione politica ma sopratutto cittadina. Dopo la sospensione di sei mesi annunciata dal sindaco Nicola Pirozzi lo scorso dicembre, ora Municipia, la ditta che si occupava della riscossione dei tributi, sta inviando nuovi accertamenti che seguono quelli dello scorso anno.

L'ufficio tributi è ripiombato nel caos. Diversi cittadini si stanno recando presso la sede di via Palumbo per chiedere spiegazioni, soprattutto perché a ricevere gli accertamenti sono anche per il 2023 tanti che dovrebbero invece essere esenti dal pagamento del canone in quanto residenti in strade private o perchè la loro abitazione ha un passo carraio a raso.

Il caos, però, è acuito anche dal fatto che ora la ditta di riscossione tributi non è più Municipia per scadenza dell'appalto bensì Publiservizi. E questo ha creato il primo corto circuito.

Al momento della sospensione cinque mesi fa, fu creata dalla precedente società una pec a cui inviare il modulo in autotutela per tutti coloro che ritenevano di non dover essere soggetti al tributo. Ora che quella società non c'è più, non è chiaro che fine abbiano fatto le mail inviate in questi mesi. Intanto un nuovo modulo lo ha prodotto anche Publiservizi nel caso in cui il cittadino ritenga di non dover pagare il passo carrabile perchè la sua abitazione non ha i requisiti per essere sottoposta al canone. In questo caso il modulo dovrà essere consegnato all'ufficio di via Palumbo o inviato a una pec indicata sul modello o tramite spedizione postale.

Secondo la minoranza consiliare, intanto, a giungere nella casetta postale dei cittadini non sono solo le richieste di pagamento del 2023 ma anche quelle del 2020 «con tanto di sanzioni del 30%» fanno sapere in un nota. «In una conferenza stampa - scrivono i consiglieri di opposizione - il sindaco in pompa magna aveva tranquillizzato la città dicendo che non c'era da preoccuparsi e che ci sarebbe stata una sospensione di almeno 6 mesi. Infatti a distanza di meno di 5 mesi una nuova ondata di cartelle di pagamento ha invaso le case dei nostri concittadini i quali, costretti a girare a vuoto tra il vecchio e il nuovo concessionario, non riescono ad avere alcuna informazione, soprattutto riguardo le richieste di revoca in autotutela presentate lo scorso anno. Adesso che si mettono le mani delle tasche dei giuglianesi non solo non ci sono responsabili - tuonano gli esponenti in assise - ma non si vedono né passerelle né conferenza stampa. Nessuno che ci metta la faccia».

Video

Anche sui social sono in tanti a reclamare chiarezza sul caso: «Se un cittadino ha già fatto ricorso e fatto annullare la tassa l'altra volta in quanto non è proprietario del passo carrabile e non c'entra nulla - chiede Vincenzo -, come mai la tassa arriva per l'ennesima volta alla stessa persona? Ci prendono in giro?». «Alla fine - gli fa eco Mario - il povero onesto contribuente avvilito, pagherà la somma richiesta».
Il problema è che dopo il censimento non c'è stata una verifica seria e dei reali contribuenti che dovrebbero essere tassati ma a tutti quelli censiti, senza distinzione, sono stati inviati gli avvisi. Se dunque a dicembre con l'annuncio del sindaco della sospensione il caso sembrava messo in un cassetto, gli accertamenti di questi giorni hanno fatto sì che tanti giuglianesi si siano ritrovati a riprendere tra le mani il plico relativo all'accesso su strada pubblica della propria abitazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA